Parte il Treno Verde 2016: in viaggio per l’Italia con Fs e Legambiente
Smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e stili di vita: sono quattro i temi principali ma anche le sfide che il Treno Verde 2016 rilancerà durante il suo viaggio attraverso l’Italia dal 26 febbraio al 9 aprile.
Il convoglio di Legambiente e del Gruppo Fs Italiane, con la partecipazione del ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare torna anche quest’anno con la sua opera di sensibilizzazione sui temi legati a inquinamento atmosferico e acustico; ma anche per promuovere buone pratiche a partire dalle città, sempre più esposte ai cambiamenti climatici e soffocate dallo smog.
“È nelle aree urbane che si produce la quota più rilevante di emissioni ed è qui che l’intensità e la frequenza di fenomeni meteorologici estremi sta determinando danni crescenti – ha dichiarato la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni, durante la conferenza stampa di presentazione della campagna –. Per questo è indispensabile ripartire dai centri urbani avviando una riqualificazione urbana, energetica e antisismica del patrimonio edilizio esistente, ripensando al sistema della mobilità, facendo scelte innovative per farle uscire dall’immobilismo attuale in cui si trovano e affrontare i problemi legati all’inquinamento ambientale e alla vivibilità quotidiana. Non c’è più tempo da perdere, c’è bisogno di città più vivibili, sostenibili, all’avanguardia e libere dallo smog”.
Il 2015 è stato un anno da “codice rosso” per la qualità dell’aria respirata nei centri urbani e il 2016 sembra non essere da meno.
In attesa di un deciso cambio di passo nelle politiche della mobilità, nelle 11 tappe del suo viaggio, da Novara a Cosenza, il Treno Verde 2016 racconterà le esperienze virtuose anti-smog messe in atto dai comuni che hanno avuto il coraggio di scommettere sulla rigenerazione urbana, sull’efficienza energetica, sul verde urbano e sulla mobilità sostenibile.
A bordo del convoglio ambientalista non mancheranno, infine, approfondimenti e riflessioni sull’economia civile e su smart cities ed ecoquartieri, caratterizzati da una partecipazione sempre più attiva dei cittadini ai cambiamenti, da servizi più adeguati e un trasporto pubblico e ciclopedonale sicuro ed efficiente.
“Anche quest’anno supportiamo la campagna del Treno Verde – ha dichiarato Renato Mazzoncini, amministratore delegato del Gruppo Fs Italiane – per ribadire il nostro impegno nel creare un sistema di trasporti efficiente e amico dell’ambiente. Ben 17 miliardi di euro, stanziati attraverso le Leggi di Stabilità 2015 e 2016 e il decreto Sblocca Italia, aiuteranno il Paese a dotarsi di infrastrutture innovative e sicure, per migliorare l’efficienza degli spostamenti quotidiani e cambiare l’esperienza di viaggio di milioni di persone. Con la riforma del TPL e un quadro regolatorio stabile, attualmente allo studio del Governo, potremo presentare un piano industriale che riassegni al trasporto regionale la priorità che si merita. Nel frattempo continuiamo l’opera di rinnovo dei convogli, con 365 nuovi treni consegnati dal 2009 ad oggi e una maxigara da 4,5 miliardi per l’acquisto di 500 nuovi treni per i pendolari”.
Quest’anno il viaggio del Treno Verde partirà da Novara per poi proseguire a Pavia, Treviso, Piacenza, Modena. Successivamente tappe a Pesaro, Roma (Termini), Salerno, Barletta, Potenza (Centrale) e Cosenza. In questo viaggio, il convoglio ambientalista si avvarrà della del contributo scientifico dell’università La Sapienza e del CNR, per realizzare un monitoraggio scientifico (rumore e inquinamento atmosferico) in postazioni fisse e itineranti. La mappatura realizzata sarà la base da cui partire per ragionare sulle criticità e le soluzioni per migliorare la qualità dell’aria, la mobilità e il benessere, ma anche definire le priorità degli interventi urbani utili alla pianificazione e progettazione di smart cities.
Cittadini e studenti potranno salire a bordo del Treno Verde per visitare la mostra didattica e interattiva allestita all’interno delle quattro carrozze, ognuna dedicata a un tema diverso, ma con un unico filo conduttore: le buone esperienze che, in Italia e all’estero, hanno già raccolto la sfida della rigenerazione urbana, attraverso la partecipazione dei cittadini.
Adelina Maddonni