Covid e ferrovie Ue: traffico passeggeri in calo del 66%, per merci contrazione dell’11%
L’ultimo report dell’impatto Covid sul comparto ferroviario della Comunità europea delle compagnie e dei gestori ferroviari (Cer) non offre notizie incoraggianti.
La situazione economica delle ferrovie in Ue continua a mostrare pochissimi segnali di ripresa con un peggioramento delle entrate registrato da gennaio a maggio 2021 rispetto al secondo semestre del 2020.
Il traffico passeggeri è diminuito del 66% nel periodo da novembre 2020 ad aprile 2021 rispetto al 2019, per migliorare leggermente a maggio (-59%), mentre le perdite di fatturato restano intorno al 50%. Il traffico merci e le relative entrate, invece, hanno registrato entrambi una contrazione dell’11% in media da gennaio 2021.
Persistono le perdite di fatturato ferme a -10%
Per i gestori delle infrastrutture il volume è tornato a livelli pressoché normali, mentre persistono le perdite di fatturato, ferme a -10%. Queste ultime, osserva il Cer, appaiono molto più elevate negli Stati membri che hanno ridotto i canoni che le imprese ferroviarie devono versare per l’utilizzo della rete. Una misura autorizzata dalla Commissione Ue per aiutare gli operatori ferroviari a far fronte alla situazione causata dalla pandemia e apprezzata dal settore ferroviario, ma che, osserva il Cer, andrebbe accompagnata con una compensazione da parte degli Stati membri delle perdite finanziarie subite dai gestori dell’infrastruttura.