Ferrovie dello Stato: le azioni per azzerare le emissioni entro il 2040
Ridurre i consumi e utilizzare fonti rinnovabili e pulite per la produzione dell’energia elettrica necessaria a muovere i treni. Si articola lungo questo doppio binario il piano di sviluppo sostenibile del Gruppo Ferrovie dello Stato, integrato nel piano d’impresa decennale, che è stato illustrato dal responsabile Sostenibilità di FS, Lorenzo Radice nel corso del panel Dalla visione all’azione: cinque storie di successo delle imprese verso il net zero ospitato dagli Stati Generali della Green Economy organizzati nell’ambito di Ecomondo a Rimini.
L’assunto di partenza – ha esordito Radice nel suo intervento – è che il Gruppo FS è un’azienda energivora che “consuma circa il 2% della domanda di energia elettrica nazionale, abbiamo quindi lanciato un piano per autoprodurla investendo 1,6 miliardi di euro”.
Il percorso di decarbonizzazione del Gruppo FS
Entro il 2031 il Gruppo ha l’obiettivo di produrre almeno il 40% del fabbisogno di energia elettrica installando impianti fotovoltaici e mini-eolici nelle stazioni e in altri spazi di proprietà. La capacità prevista dei nuovi impianti è di 2 GW, il che significherebbe accrescere del 10% quella complessiva degli impianti fotovoltaici installati oggi in Italia. L’energia annua producibile è circa 2,6 TWh. Il piano industriale, inoltre, stabilisce che entro i prossimi 10 anni la totalità dell’energia elettrica impiegata da FS proverrà da fonti rinnovabili.
Il progetto per l’autoproduzione energetica si inserisce nel percorso di decarbonizzazione del Gruppo, che sta avanzando verso la neutralità carbonica: il primo step è dimezzare, entro il 2031, le emissioni dirette e indirette e ridurre del 30% quelle della catena del valore. Il traguardo finale, previsto invece per il 2040, è l’azzeramento delle emissioni da raggiungere attraverso una serie di azioni come: efficientamento energetico, flotte di treni e bus dalle performance ambientali sempre più elevate, elettrificazione ulteriore della rete ferroviaria e sperimentazione di nuovi combustibili.
Durante il suo intervento Radice si è soffermato anche sull’ultimo Green House Gas Report del Gruppo, un documento pubblico che approfondisce la gestione degli aspetti energetici e delle emissioni climalteranti. Il report si concentra sulla gestione delle attività volte alla mitigazione e all’adattamento al cambiamento climatico, descrivendo gli obiettivi, le azioni, i progetti operativi e gli investimenti.