Il piano del Gruppo FS per aumentare la capacità di trasporto nei prossimi 10 anni
Un piano di investimenti da 190 miliardi di euro, che permetterà di aumentare la capacità del trasporto del 20%, favorendo l’uso del treno sia per il trasporto passeggeri che per la logistica. Una vera e propria rivoluzione che deve portare a un generale cambio di mindset anche per il trasporto delle merci, che deve raddoppiare nei prossimi 10 anni la sua quota ferroviaria. Parola d’ordine è multimodalità, in un’ottica anche di integrazione europea.
Questi gli obiettivi tracciati dall’amministratore delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris, nel suo intervenuto nell’ambito del convegno “Molto futuro”, organizzato da “Il Messaggero”, introdotto dal ministro dell’Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, e dal ministro dell’Innovazione e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Nel panel “Infrastrutture, Reti e Grandi Opere”, Luigi Ferraris ha fatto il punto sull’impegno del Gruppo FS nel campo dell’ammodernamento infrastrutturale e tecnologico, in coeranza con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“La sfida oggi – ha sottolineato l’AD di FS – è quella di permettere al trasporto collettivo di essere preferito rispetto a quello privato. Affinché ciò avvenga stiamo lavorando sull’intermodalità del trasporto e sull’integrazione della mobilità su gomma con quella su ferrovia”.
Digitalizzazione e autosufficienza energetica
In questo scenario sono sempre più centrali i processi di digitalizzazione, che il Piano Industriale del Gruppo FS intende come fattori abilitanti per il miglioramento delle infrastrutture, ma anche dell’esperienza a bordo treno. Vanno in questa direzione gli investimenti in tecnologie digitali, come il sistema di distanziamento ERTMS, che migliora le prestazioni della rete ferroviaria permettendo il passaggio di un numero maggiore di treni, lo sviluppo di sistemi di manutenzione predittiva delle infrastrutture e della connettività sui treni.
Con il programma “Gigabit Rail and Road” Ferrovie punta infatti a estendere e potenziare la fibra ottica lungo le linee. Il progetto prevede la posa di cavi lungo i 17mila chilometri di rete ferroviaria che, per quasi 12mila chilometri, corre parallela, alla rete stradale ANAS. In questo modo verrà migliorato il segnale a bordo di tutti i treni, inclusi regionali e intercity e assicurato il wi-fi anche nelle oltre 2000 stazioni.
Con questo obiettivo è stato avviato un progetto insieme alle principali compagnie TLC per avere la massima copertura 4G sulla rete AV, coprendo in particolare le gallerie. Si prevede il completamento delle attività entro giugno 2023 su tutta la rete AV. E il Gruppo punta a ottenere gli stessi risultati anche a bordo dei treni regionali e sugli autobus.
Sul tema energia, inoltre, Luigi Ferraris ha presentato il programma di autoproduzione energetica del Gruppo FS, che ha avviato un censimento dei 30 milioni di mq di propria pertinenza in tutta Italia non funzionali all’attività di trasporto ferroviario o di stoccaggio merci. In questi spazi verranno installati pannelli solari, infrastrutture di storage e anche qualche impianto minieolico, arrivando così a coprire il 40% del fabbisogno energetico con 2mila MW di capacità installata.
“Noi di FS – ha concluso Luigi Ferraris – abbiamo un grande vantaggio: la rete ferroviaria è una rete elettrica con vere e proprie stazioni di trasformazione. Per questo possiamo fare allacci immediati e su questo vogliamo puntare per contribuire anche alla transizione ecologica del Paese”.