Mobilità sostenibile e rigenerazione urbana: dal Gruppo FS 190 miliardi di investimenti in 10 anni
Oltre 190 miliardi di investimenti nei prossimi dieci anni nei principali settori della mobilità sostenibile, ferroviaria e stradale, e nella trasformazione delle città, con interventi in grado di restituirci stili di vita e servizi al passo con le nuove sfide.
Al Festival delle Città organizzato a Roma da Ali – Autonomie locali italiane, l’amministratore delegato di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto ha presentato i principali punti del Piano Industriale di Ferrovie dello Stato Italiane, che comprendono logistica e rigenerazione urbana, trasporto su ferrovia di persone e merci, necessità di intensificare lo scambio fra treno e gomma, realizzazione di infrastrutture resilienti, capaci di favorire l’intermodalità, e azioni in campo energetico.
Nella seconda giornata dell’evento, il manager di FS Sistemi Urbani ha ricordato come, per realizzare gli obiettivi prefissati dal Piano, il Gruppo abbia strutturato un governo di processi basato sui quattro Poli. Tra questi il Polo Infrastrutture che con RFI, Italferr e Anas avrà il compito di gestire 160 miliardi allo scopo di muovere viaggiatori e merci guardando sempre più all’ambiente.
Spingere sull’intermodalità
Al tempo stesso “c’è bisogno di spingere sull’intermodalità, perché vogliamo far scendere le persone dall’auto privata e accompagnarle da una località all’altra con il treno – ha sottolineato Lebruto –. L’intermodalità si annida nel nostro naturale core business, e il Polo Passeggeri, proprio per venire incontro a questa esigenza, si propone di integrare maggiormente il ferro con la gomma, sia dal punto di vista dei vettori che delle infrastrutture.
L’incontro è stato occasione per fornire alcuni numeri: “In periodo pre-Covid – ha spiegato Lebruto – abbiamo fatto viaggiare un miliardo di persone: 700 milioni su ferro, 300 milioni su gomma, e facciamo circolare sulla nostra rete ferroviaria di 17mila Km circa 10mila treni al giorno, mentre sulle infrastrutture stradali abbiamo 7 milioni di veicoli”.
Per quanto riguarda il nuovo Polo Logistica, Lobruto ha sottolineato la capacità raggiunta da FS di trasportare grandi merci in lunghi viaggi in treno, ma la necessità di cogliere il primo e ultimo miglio, imparando a unirsi a operatori già bravi che curano il cliente iniziale e finale in modo da far diventare la logistica un sistema di cui FS possa diventare operatore in modo da competere e in tanti casi collaborare con il trasporto su gomma.
Rigenerazione urbana e fonti energetiche
Tra i punti più delicati c’è la missione affidata al Polo Urbano, proprio perché tocca le città: “Abbiamo il compito di portare avanti progetti di rigenerazione urbana delle aree ferroviarie nei pressi delle stazioni. Molte zone abbandonate – ha proseguito Lebruto – devono essere a disposizione dei centri urbani: l’intenzione è ricucire fratture storiche, rigenerare interi spazi trasformandoli in complessi di funzioni che i cittadini utilizzeranno, insediando anche dei parcheggi in modo da integrare mobilità urbana e ferroviaria”.
Last but not least, il tema dell’energia: uno dei più importanti. “Siamo un’azienda energivora, l’auspicio sarà muovere i nostri treni con l’energia solare; nel frattempo – ha concluso il manager a capo del Polo Urbano del Gruppo FS – nel nostro Piano industriale abbiamo lanciato l’obiettivo di investire in energie pulite e garantire il nostro fabbisogno elettrico per almeno il 40% in autoproduzione, facendoci prosumer”.