Passante e nuova stazione AV di Firenze: RFI aggiudica gara da 1,1 miliardi
Rete Ferroviaria Italiana ha aggiudicato al consorzio che vede come capofila Impresa Pizzarotti & C. e come impresa consorziata Saipem la gara da oltre 1,1 miliardi per la realizzazione del passante e della stazione AV di Firenze, opere che cambieranno il volto della mobilità fiorentina, strategiche per il Gruppo FS Italiane e molto attese dal territorio per i benefici sia all’Alta Velocità che al trasporto regionale.
Il passante sotterraneo e la nuova stazione di Firenze Belfiore libereranno la rete di superficie dal transito dei treni AV, arricchiranno l’offerta di servizi a vantaggio dei cittadini, delle imprese e delle attività economiche e turistiche, apporteranno benefici alla mobilità regionale e metropolitana, riqualificheranno le aree comunali e ferroviarie comprese tra Belfiore-Macelli e Santa Maria Novella.
Le nuove opere, infatti, separeranno i flussi dei treni Alta Velocità da quelli dei treni regionali, così da evitare le interferenze. Ciò – spiega il Gruppo FS – migliorerà la regolarità della circolazione e, allo stesso tempo, aumenterà la capacità delle linee di superficie, premessa di un potenziale incremento, in accordo con gli enti locali, delle corse del trasporto regionale. I volumi di traffico su Firenze Santa Maria Novella, secondo le analisi, potranno avere un aumento medio sulle varie linee di circa il 50%.
Due gallerie di 7 km a 20 metri di profondità
Il passante della nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità si sviluppa per circa 7 chilometri in sotterranea con due gallerie parallele mediamente a circa 20 metri di profondità, completate con due tratti terminali in superficie: a nord tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi, e a sud nei pressi della stazione di Firenze Campo di Marte.
Lo scavo delle gallerie avverrà con tecniche di tipo meccanizzato tramite l’utilizzo di una fresa tunnel boring machine. Lungo il tracciato in sotterraneo verrà realizzata la nuova stazione AV/AC Firenze Belfiore, servita dai treni AV, sarà interconnessa con la stazione di Santa Maria Novella e con l’intera area urbana circostante grazie a diverse modalità di trasporto: il nuovo people-mover che opererà tra la nuova stazione e Santa Maria Novella, la linea 2 del sistema tramviario cittadino già in esercizio e la nuova fermata ferroviaria di superficie denominata Circondaria.
Il corridoio Scandinavo-Mediterraneo
Le nuove opere sono parte integrante del corridoio Scandinavo-Mediterraneo, il più esteso in territorio italiano tra quelli che compongono la Rete Transeuropea dei Trasporti TEN-T (Trans-European Transport Network). Un progetto che mira a promuovere la crescita e la competitività grazie a una maggiore libertà di movimento di persone, merci, beni e servizi e si prefigge di trasferire su rotaia entro il 2030 il 30% delle merci, su distanze superiori ai 300 chilometri, e ridurre del 50% il traffico urbano di veicoli alimentati con fonti tradizionali.
La nuova stazione AV Firenze Belfiore
Quella di Firenze sarà una tipologia di stazione completamente nuova per l’Italia. Disegnata dall’architetto Norman Foster, prevede soluzioni tecnologiche legate all’impiego di materiali rinnovabili e la riduzione del fabbisogno di energia e delle emissioni di sostanze inquinanti. Si tratta infatti di una struttura interrata, nella quale anche i livelli inferiori godono di illuminazione naturale, grazie alla configurazione verticale dell’opera, facilitando così l’orientamento dei viaggiatori.
A completare l’opera, la copertura a volta ribassata con cellule fotovoltaiche incorporate nei pannelli intermedi. Provvista di impianti di illuminazione, funge da “cielo artificiale” in grado di filtrare la luce solare e di replicare i colori esterni all’interno della struttura.
Roadmap dei lavori
Da diversi mesi sono in corso le attività di revamping della fresa presso il cantiere di Campo Marte. Dal primo agosto sono state avviate le attività propedeutiche allo smontaggio della macchina che proseguiranno fino a marzo accompagnate da quelle di revisione, sostituzione componentistica e riassemblaggio.
Entro la fine di marzo, completate tutte le operazioni e i test preliminari, la macchina potrà essere messa in funzione.