Rete Ferroviaria Italiana: entro la fine dell’anno rimangono da bandire gare per 7 miliardi
Nelle ultime settimane si è intensificato l’impegno del Gruppo FS con Rete Ferroviaria Italiana, capofila del suo Polo Infrastrutture, per la realizzazione delle nuove opere strategiche previste nel PNRR, che ridisegneranno il trasporto in chiave sostenibile e contribuiranno a diminuire il divario infrastrutturale tra Nord e Sud d’Italia.
Nonostante il contesto difficile contraddistinto dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina, il piano ha visto aggiudicare appalti per oltre 10 miliardi, di cui oltre la metà in PNRR, e lanciare nuove gare per quasi 13 miliardi, di cui 6,6 nell’ambito del PNRR.
Dopo i primi mesi dell’anno, che hanno comportato un triplice aggiornamento delle tariffe per pubblicare gare con prezzi coerenti ai mutati valori di mercato dei materiali, da giugno si è rimessa in moto la macchina procedendo verso gli obiettivi prefissati.
In particolare nell’ultima settimana sono state assegnate e lanciate gare per oltre 2,4 miliardi di euro, ed entro la fine dell’anno rimangono da bandiere altri 7 miliardi di euro.
Gare in Toscana, Lombardia, Sicilia e Puglia
Particolarmente attesa, in Toscana, l’aggiudicazione per i lavori al tunnel AV e alla stazione Foster di Firenze. In questa settimana RFI ha aggiudicato infatti a Pizzarotti e Saipem il bando da 1 miliardo di euro per il sottoattraversamento e la stazione AV. Nuove opere strategiche per il Gruppo FS, che permetteranno una nuova configurazione della rete ferroviaria fiorentina, separando i flussi dei treni ad Alta Velocità da quelli dei treni regionali, con effetti positivi sia sulla regolarità del servizio sia sul suo potenziamento, in termini di frequenza e numero di corse.
In Sicilia, Lombardia e Puglia, sono state lanciate quattro gare per la realizzazione di opere ferroviarie, di cui tre previste dal PNRR. La prima, dal valore di 1,2 miliardi, prevede la realizzazione della Caltanissetta Xirbi-Nuova Enna, parte del nuovo collegamento ferroviario Palermo-Catania-Messina; la seconda sempre in Sicilia per la realizzazione della fermata Lazio, nel passante di Palermo, da oltre 42 milioni; le ultime due invece sono rivolte ai collegamenti degli aeroporti di Orio al Serio e del Salento alla rete ferroviaria (rispettivamente 121 e 70 milioni).
In questi ultimi due casi si tratta di progetti finalizzati a incentivare lo shift modale su ferro dei passeggeri che si inserisce nella strategia del Gruppo FS per il potenziamento dei collegamenti ferroviari con gli aeroporti, favorendo l’intermodalità e il rilancio del turismo.