RFI: 12 milioni per la riqualificazione della stazione di Monterotondo
Miglioramento dei servizi per i passeggeri e del sistema complessivo di accessibilità, attraverso la messa a norma delle rampe e la realizzazione di nuove scale e ascensori sul primo e secondo marciapiede. Quest’ultimo sarà a sua volta completamente rinnovato, così come tutte le pensiline oggi esistenti.
Presentato da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) il progetto di fattibilità tecnico economica relativo alla riqualificazione della stazione ferroviaria di Monterotondo – Mentana.
Si tratta di una vera rigenerazione per la stazione, ubicata nella porzione nord-est della frazione Monterotondo Scalo, che coinvolge non solo l’area di sosta dei viaggiatori, ma anche il sottopasso, i marciapiedi e le aree esterne.
Il progetto, che rientra nella strategia di RFI per lo sviluppo delle stazioni come hub e poli di servizi, prevede interventi di adeguamento infrastrutturale distribuiti nei prossimi anni nell’ambito del Piano Integrato che coinvolge le principali stazioni italiane di interesse strategico dal punto di vista trasportistico e turistico.
L’investimento complessivo dell’intervento è di circa 12 milioni di euro.
Innovazione e sostenibilità
Gli interventi – sottolinea RFI – saranno volti a dare nuova vita all’area di stazione, anche per mezzo di scelte sostenibili e innovative, come l’impiego di pannelli fotovoltaici e illuminazione a led per il risparmio energetico, verrà individuata una nuova e più sicura collocazione delle rastrelliere per le bici.
Sarà riqualificata la distribuzione interna degli ambienti e verrà recuperata la forma originaria dell’edificio valorizzandone il pregio storico.
I principali interventi sugli spazi esterni riguarderanno la riorganizzazione e ridistribuzione dei servizi e dei percorsi di accessibilità, pedonale e veicolare. Sarà restituita una nuova dignità architettonica alla zona di accesso in stazione, realizzando un’area pedonale di condivisione, con l’inserimento di nuove panchine e alberi.
Il progetto prevede anche la riqualificazione anche dei locali tecnici (oggi parzialmente in disuso) per creare nuovi spazi di aggregazione.