Rinnovata la partnership tra RFI e Hardt per la ricerca sul treno supersonico Hyperloop
Far viaggiare i treni in capsule pressurizzate (in un vuoto quasi totale) posate su tubi d’acciaio. Questa la tecnologia avveniristica su cui si basa il progetto open source Hyperloop.
Una modalità assolutamente rivoluzionaria sul cui studio e analisi si basa il Memorandum of Understanding tra RFI (Gruppo FS Italiane) e Hardt, società leader in Europa nel sistema Hyperloop, realizzatrice del primo sito sperimentale di prove full-scale in funzione in Europa e beneficiaria di circa 20 milioni di euro di finanziamenti da parte delle Organizzazioni dell’Unione Europea.
In questa nuova fase RFI e Hardt rinnovano il loro impegno congiunto per lo studio, la ricerca e l’innovazione sul nuovo sistema di trasporto Hyperloop, un treno supersonico in grado di coprire in poco tempo distanze elevate.
RFI-Hardt: estesa la partnership avviata nel 2020
La partnership tra le due società è stata avviata a maggio 2020 e ha consentito di approfondire il nuovo sistema di trasporto e la sua potenziale applicabilità nello specifico contesto nazionale. Le attività congiunte di ricerca e innovazione tecnologica hanno infatti l’obiettivo di offrire benefici in termini di incremento delle prestazioni del sistema ferroviario.
La società olandese ha scelto come partner nel 2020 RFI per il suo ruolo di leader europeo nel settore ferroviario, per le sue elevate competenze e il suo know how specifico in particolare nel campo del segnalamento, nella gestione e nel controllo del traffico ferroviario. Elementi questi determinanti per lo sviluppo di alcuni sottosistemi di Hyperloop.
La prosecuzione della partnership consentirà, inoltre, di analizzare eventuali corridoi Hyperloop a maggior valenza per il traffico passeggeri e merci, in sinergia con la rete nazionale gestita da RFI anche nell’ottica di integrazione con le possibili evoluzioni della rete europea dei trasporti.
Un modo per cogliere al volo l’opportunità di costruire gli scenari futuri di una mobilità sempre più basata sul trasporto collettivo e sostenibile, in un settore che il World Economic Forum ha inserito tra i “20 markets of tomorrow” in grado di trasformare le nostre economie.