Scenari, azioni, interventi: pubblicato il nuovo Piano Commerciale di RFI
Descrizione suddivisa per regione delle attività in itinere per migliorare l’efficienza e aumentare la capacità della rete, restituendo una fotografia meticolosa della situazione attuale, dal numero di stazioni in funzione alle corse ferroviarie in circolazione ogni giorno, dai servizi accessori messi a disposizione alle imprese, come gli spazi per le self service, i desk informativi nelle stazioni o le aree di accoglienza e assistenza dei viaggiatori fino agli scali merci, le platee di lavaggio o gli impianti con rifornimento idrico. Insomma, tutti quei servizi che esulano dal cosiddetto “pacchetto minimo di accesso” alla rete che il gestore è obbligato a fornire.
È online l’ultima edizione del Piano Commerciale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Molte le modifiche apportate al documento rispetto alla versione di febbraio 2021, prima tra tutte l’inserimento delle informazioni riportate nel Piano Commerciale – edizione straordinaria PNRR, pubblicato ad agosto 2021 dopo l’avvio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Inoltre, è stato aggiunto il nuovo capitolo “Piani Nazionali”, nel quale vengono descritti i principali piani di sviluppo che RFI – capogruppo del Polo Infrastrutture di FS – sta realizzando sull’intera rete e che avranno benefici trasversali rispetto ai tre business del servizio (trasporto pubblico locale, lunga percorrenza e merci).
Azioni di sviluppo tecnologico e infrastrutturale di RFI
Il Piano Commerciale contiene tutte le azioni di sviluppo tecnologico e infrastrutturale messe in campo da RFI per promuovere la crescita del trasporto ferroviario, le esigenze dei clienti e il Piano Industriale 2022-2031 del Gruppo FS che prevede un programma di investimenti sulla rete di 110 miliardi di euro.
La sua pubblicazione permette a tutti gli stakeholder di conoscere il futuro scenario della rete ferroviaria italiana che attualmente conta circa 16.800 chilometri di linea (di cui oltre 1.000 ad Alta Velocità) su cui viaggiano oltre 9.000 treni al giorno passeggeri e merci, e su cui sono dislocate circa 2.200 stazioni.
Le azioni e gli interventi dichiarati nel documento hanno, prevalentemente, previsione di attivazione tra il 2022 e il 2026 in coerenza con le tempistiche richieste dal PNRR, che destina allo sviluppo e potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria circa 24 miliardi di euro.
Sono stati inoltre inseriti gli interventi significativi con previsione di attivazione anche oltre il 2026, ma che hanno almeno una fase funzionale totalmente finanziata nel Contratto di Programma-Parte investimenti sottoscritto con il ministero della Mobilità e delle Infrastrutture sostenibili attualmente in vigore.