Stazioni ferroviarie d’Italia: Aica, un importante scalo militare in Val Pusteria
Prosegue la rubrica dedicata alle stazioni ferroviarie d’Italia. Un appuntamento quindicinale che ci condurrà alla scoperta delle stazioni più importanti, più antiche o più suggestive del nostro Paese.
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Sulla ferrovia della Val Pusteria
La stazione oggetto della rubrica odierna si trova sulla ferrovia della Val Pusteria, quella che attraversa l’intera valle congiungendo San Candido con Fortezza: a 2.5 km da questa c’era la stazione di Aica (in tedesco Aicha).
Era un importante scalo militare di supporto a Fortezza durante la prima guerra mondiale; la struttura ferroviaria, che in origine aveva molti binari di precedenza e di stazionamento (ben 6), è stata poi ridotta ad un singolo binario di transito.
Per ragioni militari questa piccola stazione è stata costruita completamente in legno, proprio come quella di Fortezza: visto che questo materiale brucia, durante la guerra l’idea era quella di impedire al nemico di nascondersi tra le macerie di un fabbricato in pietra.
A differenza della fermata Militare di Fortezza, della stazione di Aica non ve n’è traccia nel 1871, anno di apertura della linea; risulta però presente in un libro tedesco che parla di un viaggio svolto tra Lienz (nel Tirolo Orientale) e Fortezza nel 1877.
Il passaggio al trasporto viaggiatori
Nel dicembre 1922 verrà abilitata al servizio viaggiatori pubblico e da allora compare negli orari ufficiali delle Ferrovie dello Stato, per poi essere trasformata in semplice fermata a partire dal 1954; la stazione dotata di vari binari di circolazione disponeva anche del rifornitore idrico per le locomotive a vapore. Negli anni 70 ad Aica verrà eliminata ogni forma di segnalamento e successivamente “tagliato” l’accesso ai binari di stazionamento con l’eliminazione degli scambi sulla linea di corsa; la fermata vedrà poi soppresso il servizio viaggiatori con l’entrata in servizio dell’orario estivo del 1989.
Quando era ancora in opera il vecchio viadotto sul fiume Isarco, la prima campata era “retrattile” (così progettata dagli austriaci all’epoca della costruzione della linea probabilmente per motivi militari) e le relative chiavi di manovra si trovavano proprio all’interno della stazione di Aica; con l’elettrificazione, le travate metalliche sono state sostituite e ridotte da 7 a 3 perdendo così anche questa curiosa particolarità.
Sulla facciata della fermata è ancora presente il cartello identificativo della località in bianco e nero sia in lingua italiana che in quella tedesca.