Stazioni ferroviarie d’Italia: da Bologna treni in viaggio dal 1859
Prosegue la rubrica dedicata alle stazioni ferroviarie d’Italia. Un appuntamento quindicinale che ci condurrà alla scoperta delle stazioni più importanti, più antiche o più suggestive del nostro Paese.
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La stazione di Bologna venne inaugurata nel luglio 1859, in contemporanea con l’apertura all’esercizio della ferrovia Bologna-Piacenza. Se attualmente un Frecciargento impiega un’ora e 20 minuti, a quell’epoca le due coppie di treni giornalieri che percorrevano la suddetta linea impiegavano quasi sei ore. Nel 1861 entrò in funzione la ferrovia Bologna-Rimini, l’anno successivo fu la volta della Bologna-Ferrara e della Bologna-Vergato, primo tratto della futura Ferrovia Porrettana.
La stazione era costituita da un ampio edificio dove al centro vi era un vasto atrio con l’edicola per i giornali e l’ufficio postale; in questa area trovavano posto anche l’ufficio biglietti, la consegna bagagli e l’ufficio del Capostazione.
Lateralmente, a est, trovavano posto le sale d’attesa ed il salone buffet, a ovest erano ubicati l’uscita viaggiatori, il magazzino bagagli e le Poste. Con il passare degli anni e con l’aumento dei collegamenti e di conseguenza del traffico dei treni fu necessario procedere alla costruzione di nuovi binari.
Il primo impianto in Italia di Controllo Traffico Centralizzato
Nel 1876 la stazione disponeva di 5 binari di corsa per i treni viaggiatori, e due binari di servizio, all’esterno, per il collegamento con il deposito; adesso ne ha 26! Nel dopoguerra, con l’espandersi della città, la posizione della stazione, da periferica divenne veramente centrale, collocata vicino al centro storico e alle più importanti attività economiche. Nel 1957 venne attivato il primo impianto in Italia di Controllo Traffico Centralizzato che consentiva la gestione di decine di chilometri di linee ferroviarie senza l’intervento di personale nelle stazioni lungo le linee.
L’attentato del 2 agosto 1980
Purtroppo, il 2 agosto 1980 la stazione di Bologna fu oggetto di un gravissimo attentato terroristico che distrusse completamente l’ala ovest, danneggiò il piazzale dei taxi ed un treno in sosta sul primo binario provocando la morte di 85 persone ed il ferimento di altre 200.
Uno degli orologi dell’edificio centrale è ancora oggi fermo alle ore 10.25, orario in cui fu bloccato a causa dell’esplosione; in ricordo di questo triste avvenimento c’è ancora il cratere della bomba, lo squarcio sul muro della sala d’attesa e la lapide con i nomi delle vittime.
Tuttavia la struttura dell’impianto è nuovamente inadeguata, soprattutto con l’arrivo del traffico delle nuove linee veloci.
I treni giornalieri in transito sono circa 800. Per rendere meno caotica la circolazione ferroviaria della linea Alta Velocità Milano-Firenze è stata costruita una stazione sotterranea, composta da quattro binari che vanno dal 16 al 19, solo per questo tipo di convogli.