Stazioni ferroviarie d’Italia: per Albenga un progetto dell’architetto Narducci
Prosegue la rubrica dedicata alle stazioni ferroviarie d’Italia. Un appuntamento quindicinale che ci condurrà alla scoperta delle stazioni più importanti, più antiche o più suggestive del nostro Paese.
Qui l’articolo precedente.
Architettura razionalista italiana per la struttura
Albenga è un comune italiano della provincia di Savona, in Liguria. Dopo la prima costruzione in legno, la stazione della città venne fabbricata, su progetto dell’architetto Narducci, nel 1936 insieme a quella di Loano in seguito al raddoppio della linea tra le due località, dettato, pare, dall’esigenza di ricoverare nella galleria Santo Spirito il treno armato.
La sua struttura che esternamente è rimasta immutata fa parte dell’architettura razionalista italiana del periodo fascista, caratteristica che si può trovare in tantissime altre stazioni d’Italia; i materiali di rivestimento sono la pietra di Castel Govone nella parte basamentale ed il marmo verde imperiale contornante con forti linee le porte e finestre, mentre i pavimenti sono stati eseguiti con piccole tesserine della Ceramica Ligure.
Oggi la disposizione degli interni è mutata ma non in maniera eccessiva: in particolare al piano terra il locale bagagli a mano ospita il Dopolavoro Ferroviario, la sala di III classe è diventato il tabacchi, mentre una vasta edicola ha occupato la sala di I/II classe e biglietteria; quest’ultima è stata ricostruita integralmente al posto del ristorante. Lo scalo era già importante all’epoca dell’apertura della linea, 1872, anche perché era l’unica località del ponente in cui vi era lo spazio sufficiente oltre al fatto che la città era capoluogo di circondario, sede di prefettura oltre che di diocesi.
Uno scalo ferroviario per merci e passeggeri
Albenga movimentava moltissimi carri merci per prodotti ortofrutticoli e disponeva anche della rimessa per le macchine da manovra che servivano per formare questi treni; il deposito veniva utilizzato sia per le locomotive a vapore che per quelle trifase. La presenza di molti binari di movimento permisero alla stazione di fungere da piazzale di sosta quando gli altri centri erano impossibilitati al ricevimento carri, quali Oneglia, Taggia, San Remo.
Per quanto riguarda il traffico passeggeri, hanno sempre avuto origine e termine corsa regionali da e per Savona, Genova e Ventimiglia; vi hanno sempre fermato i treni rapidi e ci sono anche stati interregionali ed Intercity con termine corsa ad Albenga; bisogna sottolineare che dal Piemonte e dalla Lombardia nel periodo delle feste e soprattutto durante l’estate arrivano molti treni speciali per i turisti che vogliono andare nelle località marittime liguri.
Una circolazione più efficiente con il nuovo ACC
La stazione si trova vicinissima sia al lungomare sia al centro storico della città; è dotata di 8 binari, quelli dall’1 al 3 per il servizio viaggiatori, i restanti 5 per le manovre e per i treni merci. Come è successo per Alassio, Andora e Imperia, anche nella stazione di Albenga è stato installato il nuovo apparato centrale computerizzato (ACC); è una vera e propria cabina di regia che, grazie alle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, gestisce in modo più efficace ed efficiente la circolazione ferroviaria, soprattutto in caso di criticità, garantendo una maggiore flessibilità nell’uso dei binari di stazione e della linea.