Porti: Trieste, Authority e Rfi insieme per lo sviluppo della rete ferroviaria
Supereranno le 10mila unità i treni che trasporteranno le merci destinate e in partenza dal Porto di Trieste nel corso del 2018. Ecco perché la costante richiesta di nuovi servizi da parte degli operatori portuali necessita di interventi su infrastrutture e organizzazione. E Rete ferroviaria italiana e Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale sono pronte a sostenere questa richiesta, è emerso durante un incontro organizzato dal Propeller Club di Trieste.
“Abbiamo circa 113 milioni di euro di investimenti da spendere per la rete ferroviaria – ha spiegato il presidente dell’Authority, Zeno D’Agostino – e il prossimo obiettivo è quello del nuovo sistema degli interporti regionale. Ma il pensiero è rivolto anche fuori regione e all’estero”.
Il Responsabile Esercizio Nordest-Direzione commerciale Asse orizzontale di Rfi, Carlo De Giuseppe, ha ribadito che Rfi “resta il braccio esecutivo di politiche dei trasporti fatte dallo Stato sulla base di direttive UE”, ma si è detto “pronto all’attuazione di investimenti che la società ha già predisposto sull’intera rete di porti italiani e con interventi puntuali dedicati al Porto di Trieste”.
“Del resto – ha ricordato De Giuseppe – anche Deutsche Bahn vuole investire in Veneto e in Friuli grazie alle potenzialità di traffico ferroviario. I treni ci servono anche per abbattere i livelli d’inquinamento. Non possiamo più sostenere l’attuale congestionamento delle autostrade”