Presentato a Roma il Forum del Trasporto Ferroviario
“Siamo pronti ad effettuare anche i treni del servizio universale a lunga percorrenza e pure quelli regionali”. Così Giuseppe Sciarrone, amministratore delegato di Ntv, si mostra determinato a forzare gli stretti cancelli delle liberalizzazione ferroviaria italiana. Ma prima servono le condizioni adatte. Oltre all’Alta Velocità, su cui Ntv si sta ora concentrando, andrebbero messi a gara i percorsi più periferici (tipo Sud e Isole) e tutti quegli angoli del Paese dove i superbolidi su rotaia – per oggettive ragioni tecniche – non possono arrivare. E dove le Fs continuano a tagliare treni che, anche viaggiando stracolmi, non fanno recuperare i costi di gestione mentre il servizio scade di qualità (un domani la defunta “Freccia del Sud” potrebbe rinascere sotto il logo Ntv).
Di liberalizzazione sui binari si è parlato alla presentazione del Forum sul Trasporto Ferroviario (Ftf) che riunisce Arenaways, Arriva Db, Assofer, Fercargo e Ntv. Lo scopo è di costruire nuove regole per stimolare, appunto, la liberalizzazione e recuperare quote di traffico ferroviario, sia nel settore passeggeri che nel settore merci. Il tutto nella massima collaborazione con le istituzioni e col gestore dell’infrastruttura. Per far fronte alla nuova realtà, Ftf chiede la creazione di un’Authority indipendente per il controllo e la regolazione del mercato, e il sostanziale ripensamento delle modalità con cui, attraverso il Pir, il gestore dell’infrastruttura si rapporta alle imprese ferroviarie. Nel merito, la proposta di Ftf si ispira a tre princìpi fondamentali: certezza delle regole, cooperazione e trasparenza. Non appena ultimata, la proposta sarà presentata nei prossimi giorni come contributo a tutti i soggetti istituzionali interessati, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’Ufficio Regolazione Servizi Ferroviari e a Rfi, per essere poi dibattuta in un seminario pubblico previsto entro la fine di maggio.
Vincenzo Foti