Raddoppio Orte-Falconara si farà; lavori al via dopo le ferie
Raddoppio Orte-Falconara, bocciato il ricorso del comune di Serra San Quirico. RFI: Lavori al via entro settembre. Ass. Marche: “messo un sigillo su un’opera fondamentale, servirà a colmare il gap infrastrutturale”
Il raddoppio Orte-Falconara si farà, bocciato il ricorso del comune di Serra San Quirico.
Raddoppio Orte-Falconara: sì del Consiglio di Stato, le date dei lavori
Il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso del comune di Serra San Quirico contro i lavori di raddoppio ferroviario. Si trattava di uno degli ultimi muri da abbattere prima di poter cominciare i lavori; il più importante, forse. Mancherebbe l’approvazione del progetto esecutivo, ma nel frattempo ci si è già portati avanti bonificando le aree interessate. Secondo RFI, i lavori per le opere prioritarie dovrebbero già partire entro settembre; il resto, tra novembre e dicembre. Oltre al ricorso del comune di Serra San Quirico, ci sarà da sistemare i proprietari delle case da espropriare. L’udienza davanti al Tar del Lazio per loro è prevista per fine anno. Il problema, per Serra San Quirico, sta nei costi sostenuti: già 40mila euro circa, divisi tra i 24 mila al Consiglio di Stato, gli 8mila alla Regione per le spese legali e altri 8mila da rifondere ai ministeri. L’attuale sindaca, Debora Pellacchia, si è detta “dispiaciuta per il paese e per i concittadini che si sono fidati delle scelte di chi ci ha preceduto, prese senza prospettiva futura”.
Baldelli: sigillo alla realizzazione di un’opera fondamentale
Francesco Baldelli, assessore della Regione Marche con varie deleghe tra cui infrastrutture e viabilità, si è detto molto soddisfatto del risultato raggiunto. “La decisione del Consiglio di Stato mette un sigillo alla realizzazione di un’opera fondamentale per le Marche e il Centro Italia. La Orte-Falconara, oltre ad essere da sempre, per noi marchigiani, il treno per la capitale, rappresenta anche un’infrastruttura chiave per potenziare i collegamenti merci e passeggeri in direzione est-ovest, tra Adriatico e Tirreno, come segnalato dal Piano regionale strategico per le infrastrutture Marche2032″. L’assessore ha inoltre accennato ai grandi benefici possibili per la città di Fabriano e di tutti il Centro Italia. La realizzazione di questo raddoppio, secondo le sue parole, porterà alla realizzazione di una linea ad alta capacità in grado di colmare il gap infrastrutturale a oggi presente.