Riapertura traforo Fréjus, si allungano i tempi
Si allungano i tempi per la riapertura del traforo ferroviario del Fréjus, troppi rischi legati per i lavoratori. Ecco la nuova data.
Si allungano i tempi per la riapertura del traforo del Fréjus dopo la frana del 2023: le forti difficoltà geologiche impongono calma.
Traforo del Fréjus, si allungano i tempi della riapertura
Continuano i lavori di messa in sicurezza della falesia di Praez nelle Maurienne, necessari dopo la grande frana dell’agosto 2023 che ha colpito la zona. Qualche settimana fa, però, sono state scoperte delle cavità instabili proprio nella zona centrale del pendio, rivelatesi molto più estese di quanto si pensava inizialmente. Queste cavità richiederanno dunque ulteriore attenzione, con lavori di drenaggio, ancoraggio e recinzione. Tutto ciò porterà inevitabilmente a un’allungamento delle tempistiche. La linea ferroviaria sottostante quella zona, dunque, potrebbe non ritornare a funzionare prima del 2025.
Traforo del Fréjus, chi si occupa dei lavori
Di questi lavori, si stanno occupando un team di esperti del Dipartimento e Prefettura della Savoia. Insieme a loro, SNCF Réseau e RTM (Service de restauration de terrains en montagne). Il loro compito è analizzare e controllare lo stato della falesia mentre i lavori vanno avanti e pensare soluzioni efficaci per garantire la completa sicurezza della linea ferroviaria, dell’A43 e della RD1006. Nel frattempo, anche il Consiglio di Contea si sta impegnando per garantire le risorse necessarie a mettere in sicurezza la zona. Tuttavia, essendo il rischio di caduta massi sempre presente e particolarmente alto, non sarà possibile ripristinare tutta l’infrastruttura prima che i lavori di sicurezza siano a buon punto.
Cosa comporta la chiusura del traforo
La frana che il 27 agosto del 2023 ha colpito il territorio delle Maurienne ha causato danni economici non di poco conto, anche per le Ferrovie dello Stato Italiane. Per alcuni mesi, infatti, le corse Milano-Parigi sono state cancellate insieme a un importante traffico merci che ha fatto perdere circa 8 milioni al mese al gruppo Fs. Le previsioni iniziali erano di riaprire il traforo entro l’autunno del 2024: tuttavia, questa opzione non è decisamente più possibile, visto l’alto rischio per i lavoratori nella zona e la necessità di una messa in sicurezza efficace.
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