Roma-Lido: dalla Regione stop al progetto Rtp, ora si collabora con Rfi
La Giunta della Regione Lazio ha deliberato la “non fattibilità” del progetto di finanza presentato dall’ATI composta, tra gli altri, da RTP e Ansaldo sulla Ferrovia Roma–Lido. Il lavoro istruttorio è stato scrupoloso e approfondito, visto lo stato attuale della linea ferroviaria, da parte di tutti gli enti competenti.
I maggiori punti critici, evidenziati dalla Regione in una nota, sono tre: 1. Non è nelle competenze della Regione Lazio la messa a disposizione dei beni individuati come essenziali, quali il deposito di Magliana (proprietà del Comune di Roma) e la quasi totalità del materiale rotabile in esercizio (proprietà di Atac Spa). 2. La proposta non prevede né la realizzazione di nuove stazioni urbane, né la riqualificazione delle cinque stazioni esistenti, così come previsto dal Prg di Roma Capitale. 3. Le modifiche al progetto, da ultimo presentato rispetto alla versione precedente, riferite all’obiettivo di una riduzione del contributo regionale (conto esercizio e investimenti), in realtà non trovano corrispondenza nei documenti presentati che, al contrario, prevedono un aumento del canone per i 25 anni di concessione, da 1.814 milioni della precedente proposta, ai 1.876 dell’attuale.
Inoltre il progetto, spiega ancora la nota, “non è coerente per due motivi”: il primo si evince dall’analisi della nuova proposta, in quanto risulta un aumento dei costi e una frequenza diminuita, con un relativo aumento dei tempi fra partenze successive, con la tendenziale riduzione della produzione chilometrica a discapito dell’utenza. Il secondo motivo è che il progetto non è coerente con un adeguato rischio d’impresa, in considerazione anche della mancata assunzione di responsabilità degli incassi da bigliettazione, che rimarrebbero alla Regione e quindi non prevede un adeguato controllo dell’evasione tariffaria da parte del gestore. Nell’integrazione del progetto è stata esclusa la realizzazione di apparati di tornelleria.
L’assessore regionale alla Mobilità, Michele Civita ha dichiarato: “L’attività svolta è stata comunque utile per evidenziare e condividere le criticità della linea e per definire gli interventi di ristrutturazione necessari. Già ora sono in corso da parte di ATAC, responsabile dell’esercizio e della manutenzione della linea, importanti interventi sul potenziamento delle sottostazioni elettriche e delle stazioni. Altre opere sono in programmazione grazie alle risorse ministeriali sbloccate (circa 100 ml per le due ferrovie ex concesse) non utilizzate negli anni passati. Si è avviata, inoltre, una collaborazione con RFI per definire un piano generale di ristrutturazione e messa in sicurezza, con l’obiettivo di utilizzare i 180 mln per la Roma–Lido, frutto dell’intesa fra Regione e Governo, appena disponibili. Una parte di queste risorse sarà destinata all’acquisto di nuovi treni”.