Testato in Calabria il primo treno alimentato ad HVO fornito da Eni
L’HVO può contribuire alla riduzione di oltre l’80% delle emissioni di CO2
Il primo viaggio commerciale con viaggiatori a bordo si è svolto con successo in Calabria con il treno ibrido Blues di Trenitalia.
Il convoglio ha viaggiato da Sibari a Reggio Calabria con una alimentazione esclusivamente con HVO in purezza, un biocarburante fornito da Eni Sustainable Mobility che può contribuire alla riduzione di oltre l’80% delle emissioni di CO2eq.
Tra andata e ritorno si tratta di un test di ben 700 chilometri che s’inquadra nella strategia del gruppo guidato da Luigi Ferrarsi di individuare alimentazioni alternative al gasolio sulle linee ancora oggi non elettrificate. L’obiettivo di Fs, infatti, è una mobilità integrata, più sostenibile e digitale, e di raggiungere la carbon neutrality al 2040, dieci anni prima dei parametri fissati dall’Europa. Infatti il il treno ibrido Blues di Trenitalia, che già può viaggiare anche a batteria oltre che con il pantografo, utilizzando il biocarburante diventa ancora più “green”.
Ma cos’è l’Hvo?
Si tratta di olio vegetale idrotrattato, un biocarburante prodotto da materie prime di origine rinnovabile come scarti e residui, in grado di offrire pari prestazioni in termini di erogazione di potenza in ogni tipo di contesto.
La sperimentazione di Fs è partita da qualche mese sia sulla flotta diesel che sugli autobus di Busitalia, con risultati più che positivi. In Olanda, poi, dove il Gruppo FS gestisce i servizi di trasporto pubblico locale su gomma attraverso Qbuzz, l’HVO alimenta gran parte dei bus della flotta.
A breve Fs utilizzerà il biocarburante HVO con le motrici Aln 663, per le quali sono già state fatte diverse prove con esito positivo dimostrando l’efficacia e la possibilità del suo utilizzo anche su mezzi con un’età più elevata.