Trasporti: Valle d’Aosta, acquistati 5 nuovi treni bimodali per 47 mln
La Giunta della Regione Valle d’Aosta da il via libera all’acquisto di 5 treni bimodali, per un importo di 47,5 milioni di euro, con un’opzione per l’acquisto di ulteriori treni in caso si rendano disponibili ulteriori risorse.
L’iniziativa fa seguito alla riformulazione del Programma attuativo regionale 2007/2013 cofinanziato dal fondo per lo sviluppo e la coesione (ex FAS), approvata lo scorso 8 ottobre dal Consiglio regionale e all’assegnazione, da parte dello Stato, di 27 milioni di euro a valere sulla legge di conversione del decreto del “fare” per l’acquisto di materiale rotabile. Secondo quanto previsto dalla normativa per l’utilizzo delle risorse, l’aggiudicazione dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2013 e le strutture dell’Assessorato hanno già provveduto alla predisposizione e all’approvazione dei documenti per l’avvio dell’appalto.
Questo potrà portare all’eliminazione della rottura di carico nella stazione di Ivrea, ripristinando entro 3 anni la continuità del collegamento ferroviario Aosta-Torino, con un risparmio di almeno 10 minuti e rispetto alla qualità del servizio eviterà le operazioni di trasbordo che sovente ad Ivrea sono complicate, così come i problemi di coincidenze mancate.
I nuovi treni più confortevoli, più performanti e in linea con gli attuali standard in materia di sicurezza ed emissioni, metteranno fine alle situazioni di treni freddi o guasti che, soprattutto di inverno, causano gravi disagi per i viaggiatori valdostani. Nel giorno dello sciopero dal Governo arrivano due prime buone notizie per il settore del trasporto pubblico locale. Una nota del ministero dei trasporti riferisce infatti che dopo 18 anni di tagli progressivi al settore, tornano a crescere i finanziamenti per il rinnovo dei 51.400 autobus in servizio con una anzianità imbarazzante e una età media di 12 anni, quasi il doppio della media europea.
“Siamo molto soddisfatti – dichiara il sottosegretario ai Trasporti Erasmo D’Angelis con delega al trasporto pubblico locale – di un primo passo con 500 milioni di euro inseriti nella Legge di Stabilità dedicati all’acquisto di nuovi mezzi: 200 milioni per il rinnovo del parco rotabile su ferro e 300 per il parco autobus, garantiti per il prossimo triennio.Il nostro obiettivo minimo è di eliminare completamente dalle strade i circa 24.000 bus più inquinanti, vetusti e con tecnologie obsolete, rimettendo in piedi anche aziende costruttrici di bus e metrò di eccellenza italiana come Irisbus e Breda Menarini, oggi in crisi.A questo si aggiunge la disponibilità, con il Ministero del Lavoro, ad aprire il tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, fermo ormai dal 2007”.