Trasporto combinato, Emilia Romagna: pubblicato bando per incentivare il trasporto ferroviario delle merci
Pubblicato in Emilia-Romagna un bando attuativo (dell’art. 10 della Legge Regionale n. 30 del 10 dicembre 2019 (Legge di stabilità regionale 2020), che prevede misure di incentivazione al trasporto ferroviario ed alla navigazione fluvio-marittima delle merci. Lo rende noto Anita.
Stanziati 1.000.000 euro l’anno, per tre anni, di cui il 90% sulla componente ferroviaria e la restante parte su quella fluvio-marittima.
Gli interessati possono presentare richiesta di contributo fino alla scadenza del 10 febbraio 2020. Entro 120 giorni dalla scadenza del termine fissato per l’invio verrà stilata una graduatoria per i servizi ferroviari ammessi al finanziamento.
Trasporto ferroviario: cosa prevede il bando
Possono essere ammessi a contribuzione i servizi ferroviari che risultino avviati alla data del 1° gennaio 2020 o successivamente, aventi origine e destinazione ovvero origine o destinazione, presso un terminal ferroviario ubicato nel territorio della Regione Emilia- Romagna.
I servizi ferroviari aggiuntivi devono essere costituiti da almeno 30 treni all’anno oppure devono trasportare almeno 20.000 tonnellate all’anno. Per il primo anno di contribuzione, nel caso in cui il nuovo servizio venisse avviato in data successiva al 1° gennaio 2020, il servizio ferroviario aggiuntivo minimo richiesto è riparametrato a 22 treni all’anno oppure almeno 15.000 tonnellate di merce all’anno trasportate. I treni la cui massa netta supera le 1.300 tonnellate, ai fini del raggiungimento del numero minimo di 30 treni all’anno, possono essere considerati come due treni.
Ciascun servizio ammesso a contributo deve essere avviato al massimo entro tre mesi dalla pubblicazione della graduatoria e deve essere certificato, entro tale termine, con l’invio della documentazione richiesta nel bando.
I contributi sono a fondo perduto a favore di imprese logistiche e operatori del trasporto multimodale che operano nel territorio regionale. Sono oggetto di contribuzione i soli chilometri effettivamente percorsi su ferrovia nel territorio della Regione Emilia-Romagna fino ad un massimo di 120 km.
I contributi concessi sono cumulabili con altri contributi pubblici, basati sul risparmio
dei costi esterni, purché gli importi cumulati non superino il 50% dei costi ammissibili e il
30% del costo totale del trasporto. Il valore massimo dei contributi cumulabili non può
comunque essere superiore a 2,5 €/treno*km.
Nella valutazione delle richieste saranno privilegiate:
− le relazioni ferroviarie la cui percorrenza preveda un tragitto con origine e destinazione all’interno dell’Emilia Romagna;
− il grado di coerenza dei servizi proposti con gli obiettivi della Legge Regionale 30/2019 e della programmazione regionale di settore;
− i servizi ferroviari che prevedono il maggior bilanciamento della massa di merce trasportata fra l’andata e il ritorno e quelli che prevedono la maggiore quantità di merce trasportata all’interno della Regione;
− i collegamenti ferroviari retroportuali (soprattutto con riferimento al porto di Ravenna);
− i collegamenti che si svolgono lungo gli itinerari alternativi a tratte e nodi ferroviari che presentano problemi di congestione;
− i servizi con durata pluriennale;
− i collegamenti ferroviari con maggiore frequenza.