Treni, Bolzano: al via i lavori sull’areale ferroviario. Il progetto verrà avviato entro il 2020
Partito l’iter per l’accordo di programma sull’areale ferroviario di Bolzano. La Giunta provinciale ha approvato la delibera che autorizza il presidente Arno Kompatscher all’indizione di una conferenza dei servizi con successiva firma dell’accordo di programma fra i soggetti interessati alla riqualificazione dell’areale ferroviario di Bolzano. L’accordo siglato fra le parti prevede che entro 120 giorni i soggetti coinvolti nell’operazione – oltre alla Provincia, il Comune di Bolzano, Rete Ferroviaria Italiana Spa, Trenitalia Spa, Fs Sistemi Urbani Srl e Areale Bolzano ABZ Spa – firmino il programma unitario di valorizzazione territoriale (PUVaT) dell’areale ferroviario.
“In qualità di soggetto promotore dell’operazione, con la delibera di oggi l’amministrazione provinciale avvia ufficialmente l’iter di realizzazione delle opere previste sull’areale ferroviario. Si tratta di uno dei provvedimenti di maggiore portata dell’intera legislatura poiché dà il via a un’operazione epocale, che rappresenta un’enorme opportunità di sviluppo economico, sociale e culturale per Bolzano e l’Alto Adige intero” ha sottolineato il presidente Kompatscher.
Cosa prevede l’accordo di programma? La firma conclude un percorso partito nel 2006 con la firma del protocollo d’intesa fra i soggetti interessati e che, dopo l’approvazione del Masterplan (2011) e la realizzazione degli studi di fattibilità (2013-16), negli ultimi due anni si è concentrata proprio sulla redazione del programma unitario di valorizzazione territoriale (PUVaT). Grazie al via libera della Giunta tale programma può iniziare a essere attuato. Il documento contiene tutti gli impegni e gli obblighi degli enti coinvolti.
La cessione delle aree da parte del Gruppo Ferrovie, le disposizioni relative alla procedura di gara con cui Provincia e Comune alieneranno le proprie quote in Areale Bolzano ABZ e la contestuale scelta del socio privato che realizzerà gli interventi, la costituzione di un organismo ad hoc per la sorveglianza sull’esecuzione del progetto, le tempistiche di indizione della gara e la valutazione economico-finanziaria dell’operazione. Una volta approvato dal Consiglio comunale di Bolzano, tale accordo di programma avrà anche valore di variante urbanistica.
Le tempistiche concordate fra i partner prevedono che, dopo la firma di tutti i soggetti coinvolti, si possa procede alla gara a doppio oggetto per la selezione del soggetto privato che rileverà le quote della società e per il contestuale affidamento dei lavori al medesimo soggetto sia per la componente ferroviaria che per quella immobiliare.
Per garantire la partecipazione delle piccole e medie imprese e dell’imprenditoria locale sono stati previsti specifici criteri nelle linee guida per la valutazione dell’offerta. Una volta individuato il soggetto privato che darà concretezza all’operazione, si potrà procedere con la cessione delle quote da parte di Provincia e Comune attraverso la firma della convenzione di attuazione. Ultimata la progettazione, il programma prevede il via ai lavori entro la primavera del 2020.
Il valore complessivo delle opere pubbliche previste nel progetto ammonta a 382 milioni di euro, di cui 204 milioni per la nuova viabilità su ferro (spostamento dei binari) e la ristrutturazione della stazione esistente, 115 milioni per gli interventi pubblici (opere viabilistiche, verde pubblico, nuova stazione delle autocorriere, centro per i linguaggi contemporanei, piscina e servizi pubblici di quartiere), 64 milioni per espropri, bonifiche e opere accessorie. Delle opere pubbliche la nuova stazione delle autocorriere apparterrà alla Provincia, la piscina sarà al 50% in comproprietà fra Provincia e Comune, il centro dei linguaggi contemporanei al Comune e la stazione ferroviaria al Gruppo Ferrovie.
Ai 381 milioni di investimento per opere pubbliche si aggiungono poi 537 milioni per opere private (edilizia residenziale, terziario e commerciale). Il progetto prevede inoltre 17 milioni aggiuntivi per abitazioni e servizi per anziani realizzati in regime privatistico. “Un altro vantaggio di questo progetto riguarda il fatto che si tratta di un’operazione a costo zero per gli enti pubblici coinvolti, che però otterranno dal soggetto privato la realizzazione dei beni e dei servizi pubblici previsti dal Masterplan” ha aggiunto il presidente Arno Kompatscher.
Questo meccanismo è reso possibile dal fatto che i ricavi derivanti dalla valorizzazione sul mercato delle opere private (537 milioni di investimento) ammontano secondo le stime a 1,29 miliardi di euro.