Treni notte, sindacati: scongiurare i licenziamenti
I sindacati premono su Fs per scongiurare i licenziamenti nel comparto dell’accompagnamento notte. Dal prossimo 11 dicembre, con la riduzione dell’offerta di treni notturni, 865 dipendenti delle società Servirail e Wasteels e 89 della Rsi perderanno il lavoro, a meno di ripensamenti da parte del Gruppo. Il Ministero dei Trasporti, titolare del contratto con Trenitalia, non ha ancora stabilito la quantità di risorse necessarie a garantire la continuità del servizio per il triennio 2012-2014. Né le Ferrovie, fanno notare i sindacati, hanno riconvocato i lavoratori, dopo gli incontri del 24 e 25 ottobre, per cercare di appianare la questione.
Nel sollecitare l’immediata ripresa del confronto, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Fast Ferrovie e Orsa sottolineano anzitutto che il deficit manutentivo delle vetture Trenitalia in composizione ai treni notturni è oggettivamente significativo, ma le maestranze licenziate da Rsi, se opportunamente reimpiegate, potrebbero eliminarlo. Secondo: la vera alternativa ai treni notte non è rappresentata, come dice Fs, dall’Alta Velocità diurna né dagli aerei low-cost, ma dagli autoservizi, che tra l’altro non obbligano a effettuare cambi; così facendo però si scoraggia l’uso della ferrovia. In Europa poi, i treni notte sono ancora vivi, e anche in Italia sul loro tasso di frequentazione, considerato irrimediabilmente basso, ci sarebbe da discutere.
Infine, i sindacati giudicano “inaccettabile la scelta di cedere a terzi un prodotto con un buon livello di redditività (relazioni Roma-Parigi e ritorno e Venezia-Parigi e ritorno) determinando, in un momento di difficoltà occupazionali nel Paese, la perdita di 182 posti di lavoro. E’ inopportuno – si legge in una nota – che Trenitalia, in via preventiva e comunque prima di conoscere l’entità dei tagli che, presumibilmente, saranno apportati dal Ministero dei trasporti e delle infrastrutture al contratto di servizio per il triennio 2012-2014, ridimensioni il numero e/o la composizione dei treni rientranti in tale contratto”. Senza contare che un ulteriore confronto con Fs potrebbe servire a partorire idee per rinnovare il prodotto ‘treno notte’, scoprendo magari opportunità di potenziale crescita e di rilancio del servizio.
Vincenzo Foti