Trenitalia, arresti per appalti pilotati
La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito una serie di arresti e di sequestri di aziende, nei confronti di alcuni dirigenti di Trenitalia e di imprenditori accusati di pilotare e turbare l’affidamento di gare per l’assegnazione della manutenzione delle carrozze e locomotive. Cinque le persone arrestate: due ex dirigenti di Trenitalia, già licenziati in seguito a indagini interne alle Fs, e tre imprenditori. Le persone destinatarie del provvedimento di custodia cautelare in carcere sono Raffaele Arena (licenziato nel 2007), ex dirigente responsabile del servizio manutenzione di Trenitalia e Fiorenzo Carassai (uscito nel 2009), ex responsabile di una sezione di manutenzione, e gli imprenditori napoletani Giovanni e Antonio De Luca, titolari della ‘Fd Costruzioni’. Arresti domiciliari invece per Carmine D’Elia, ritenuto socio occulto di Arena. Secondo l’accusa, i due ex dirigenti avrebbero manipolato il mercato degli appalti ferroviari, che venivano affidati a un gruppo di imprese “amiche” in cambio di tangenti.
Gli appalti, affidati illegalmente con trattative singole e private, ammontano a decine di milioni di euro. Fra i reati ipotizzati, corruzione, riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti.
In cambio delle tangenti da parte delle società appaltatrici, i funzionari pilotavano le gare e l’affidamento a soggetti privati (per lo più della zona di Napoli) di appalti e commesse relative alla manutenzione, alla rottamazione e, in generale, a tutti i lavori riguardanti carri e locomotive di Trenitalia. La società, che annunciato di volersi costituire parte civile, ha collaborato e continuerà a collaborare con la Procura di Napoli. Contributo decisivo all’inchiesta le intercettazioni telefoniche. Vincenzo Foti