Trenitalia sospende 12 treni notte tra la Calabria e il Nord
Le Ferrovie dello Stato hanno deciso di sospendere, a partire dal 1° marzo, 12 treni a lunga percorrenza tra la Calabria e il Nord Italia. I passeggeri dovranno cambiare convoglio a Roma. Lo denuncia il sindacato Uiltrasporti dopo l’incontro tenutosi fra Trenitalia, Regione Calabria e Ministero dei Trasporti.
Da lunedì 1° marzo scompariranno gli Intercity Notte 752 Reggio-Milano delle 19.35 e 768 Reggio-Torino delle 18.20, la cui traccia oraria viene fusa rispettivamente con gli Espressi 1926 Palermo-Milano e 1944 Palermo-Torino in partenza da Villa San Giovanni, che arriveranno ad impiegare un’ora in più. Eliminate anche le ‘antenne’ della Jonica, ossia le sezioni di treno che, passando da Roccella e Catanzaro, si ricongiungono a Lamezia Terme con il convoglio principale. La lista delle soppressioni comprende infine due treni autocuccette periodici da Villa San Giovanni per Milano e Torino (Espressi 1622 e 1610). Pur essendo descritti sull’orario ufficiale in vigore, tutti questi collegamenti spariranno da binari e stazioni.
Stando al sito di Trenitalia, chi vuol recarsi da Reggio Calabria a Milano dovrà prendere in tutto tre treni diversi: un regionale fino a Villa San Giovanni, un espresso fino a Bologna e poi un Frecciarossa per Milano, con un costo oscillante tra i 124 e i 131 euro contro i 59-87 euro di oggi.
La Uiltrasporti, che già nel mese di settembre aveva lanciato l’allarme, è sul piede di guerra, perché il taglio dei treni notte provocherebbe la perdita di oltre 100 posti di lavoro e lascerebbe la fascia Jonica completamente scollegata dal resto d’Italia, con ricadute dirette sul territorio. Per inciso, va sottolineato che il sistema dei trasporti in Calabria è fragilissimo: un unico aeroporto decente (Lamezia Terme) e due arterie stradali in perenne costruzione o rifacimento (A3 e Statale 106), entrambe pericolosissime. Ma le decisioni delle Fs per ora lasciano intravedere spiragli.