Treno verde, allarme smog e traffico in città
Allarme smog e traffico nelle città italiane. A 45 giorni dall’inizio del 2010 sono Brescia e Monza le città italiane fuorilegge per aver superato il limite consentito dei 35 giorni di superamento dei livelli di Pm10, considerati dalla normativa il limite annuale consentito per salvaguardare la salute dei cittadini. Segue Milano sulla soglia del limite con 35 giorni, mentre già otto città hanno superato i 30 giorni, promettendo di oltrepassare presto il numero massimo consentito. Tra queste, Padova con 33 e Torino con 32. Scalano velocemente la classifica anche Napoli con 28, Venezia a 27 e Bologna a 25. Dati allarmanti, dunque, che prospettano anche per il 2010 un anno critico per lo smog in città.
A lanciare l’allarme è il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato, realizzato anche grazie al contributo di Telecom Italia, la campagna di monitoraggio sull’inquinamento atmosferico e acustico che festeggia i suoi 20 anni attraversando nuovamente l’Italia per informare su mobilità sostenibile, energia rinnovabile, risparmio energetico, scelte d’acquisto responsabili e una gestione ottimale dei rifiuti.
Il caos del traffico produce smog, minaccia la salute e rende insostenibile la qualità della vita dei cittadini. Secondo il rapporto Cittalia, nel corso del 2009, nelle grandi città sono stati impiegati in spostamenti sistematici mediamente 62 minuti. A guidare la classifica del tempo perso nel traffico c’è Roma con 74 minuti sprecati quotidianamente in fila sulle strade per raggiungere il posto di lavoro, la scuola o i luoghi abituali, seguita da Napoli con 63’ e Torino con 62’. Un insieme di dati che restituisce un quadro della mobilità urbana italiana paralizzata dal traffico cittadino, ridotto ad una lunga coda di automobili che, nel migliore dei casi, viaggiano ad una velocità media di 25 km/h. Niente di buono, dunque, soprattutto se si confronta la situazione attuale con quella del 1994, anno in cui i minuti impiegati per gli stessi spostamenti erano 45. Da allora, non solo il tempo che gli italiani trascorrono regolarmente nelle loro vetture è aumentato – con due settimane all’anno trascorse complessivamente in automobile – ma tutta la mobilità è peggiorata, sotto il peso di un parco macchine che non ha pari in Europa. Nel 2009 in Italia circolavano 600 autovetture ogni 1.000 abitanti, un numero di automobili inferiore solo agli Stati uniti (760), Malesia (640) e Australia (610), mentre la media europea dei 27 paesi dell’Unione è ferma a 463 (dati Legambiente – Ecosistema Urbano 2010).
Una mobilità diversa e sostenibile: è per questo che il Treno Verde, lo storico convoglio ambientalista, al suo 20° anno, da oggi riparte alla volta di 9 città italiane per monitorare la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico, ma anche per informare e sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali, raccogliendo la grande sfida ambientale contro i mutamenti climatici. Partendo oggi da Roma, il Treno Verde si dirigerà quindi a Messina, Crotone e Potenza, risalendo poi la penisola attraverso Latina, Ancona, Ravenna, Vicenza, Milano e Genova.
Per ogni tappa il Treno Verde analizzerà la qualità dell’aria e i livelli di rumore attraverso le rilevazioni condotte dal Laboratorio mobile dell’Istituto sperimentale di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato, mentre per il secondo anno l’equipaggio del Treno Verde, con l’ausilio di attrezzature scientifiche fornite da Con.tec, effettuerà monitoraggi ulteriori sulla concentrazione delle polveri sottili anche in altre zone. Oltre al PM10, per ogni città visitata, saranno effettuate anche rilevazioni sulle concentrazioni in atmosfera di benzene, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono.
I risultati delle analisi saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà a bordo del treno a conclusione di ciascuna delle 9 tappe e il materiale sarà consultabile sul sito www.legambiente.eu