Trento: nuovo contratto di servizio con Trenitalia
Sottoscritto oggi un nuovo contratto tra la Provincia autonoma di Trento e Trenitalia per il servizio ferroviario regionale, durerà nove anni e prevede un investimento di 180,4 milioni di euro. Due le tratte coinvolte: la ferrovia della Valsugana e la linea del Brennero tra Verona Porta Nuova e Bolzano, che da settembre vedranno sei nuovi treni e più attenzione al trasporto bici.
“Grazie a questa operazione – ha spiegato l’assessore provinciale alle infrastrutture e all’ambiente Mauro Gilmozzi – riusciamo ad ottenere alcune cose importanti, come l’acquisto di sei nuovi treni e la copertura finanziaria per migliorare, senza aumentare le tariffe, i trasporti pubblici, sia quelli in house che quelli privati”. Secondo Gilmozzi “Con i nuovi treni più del 70% delle corse sul fondovalle lungo la linea del Brennero avverranno con mezzi nuovi e considerato che Bolzano sta facendo un’operazione analoga, entro 5 anni contiamo di avere il 100% di nuovi treni per servire questa tratta”.
Barbara Morgante, amministratrice delegata di Trenitalia, presente alla sottoscrizione del contratto, ha evidenziato come “proprio grazie ad accordi come quello firmato oggi, di durata sufficientemente ampia e con corrispettivi e relativi incassi certi, tali da consentire adeguati investimenti, possiamo rinnovare la flotta e assicurare così più comfort e servizi migliori ai nostri clienti. Con questo contratto – ha concluso Morgante – la Provincia autonoma di Trento vanterà un primato di tutto rispetto, la flotta di treni più nuova di tutta Italia, passando da un’età media di 15 anni a un’età media ben inferiore ai sei anni”.
Il primo contratto di servizio tra la Provincia autonoma di Trento e Trenitalia era stato sottoscritto nel 2008 per gli anni 2008-2013 per poi essere prorogato fino a fine 2015. Il nuovo contratto sarà invece valido fino al 2024. Tra le novità più importanti la riduzione progressiva del chilometraggio lungo la Ferrovia della Valsugana per il subentro di Trentino Trasporti esercizio Spa che subentrerà alla gestione della tratta della Valsugana, da Trento a Bassano, dal 2022.
La tipologia di contratto di servizio scelta è quella del Net Cost, con rischio commerciale sugli introiti tariffari in capo a Trenitalia e corrispettivi commisurati al costo specifici e non più “a catalogo” nazionale. In relazione alle condizioni indicate, non solo la Provincia beneficia di una riduzione media nel periodo novennale di circa 1,40 euro/km rispetto al corrispettivo a km del consuntivo precedente, ma soprattutto si otterrà un numero di nuovi treni destinati a sostituire quelli attualmente impiegati con beneficio per gli utenti.
Rispetto al contratto del 2008 la Provincia autonoma di Trento è riuscita ad ottenere una diminuzione sul totale del corrispettivo passando dai 30,38 milioni di euro del 2014, ai 21,10 milioni del 2015 e ai 20,42 milioni previsti sul 2016. Un risparmio quindi di circa 9 milioni di euro all’anno. Il nuovo contratto prevede l’immissione in servizio di 6 nuovi elettrotreni Alstom Coradia Jazz a 6 casse, ovvero con 300 posti a sedere e attrezzati stabilmente per il carico di 20 biciclette, che diventeranno 30 in estate. Il contratto prevede inoltre la locazione per i 5 treni di Trentino trasporti spa.
La nota ufficiale della Regione riferisce che i passeggeri sono in aumento, nel 2007 sulla tratta Trento-Verona erano 6.400 i passeggeri al giorno e 1.920.000 all’anno. Nel 2014 i passeggeri al giorno sono stati mediamente 11.623, a marzo 2015 14.740 e a novembre 2015 15.309. La ragione del raddoppio è dovuta all’implementazione del servizio e all’intensificazione delle frequenze. Sia la tratta della Valsugana che quella del Brennero sono state oggetto nel 2006 di cadenzamento degli orari. Anche sulla tratta Trento-Malé-Marilleva è stato registrato un incremento costante del numero dei passeggeri: dai 1.618.188 del 2005 ai 1.855.835 del 2014. Infine sulla ferrovia della Valsugana nel 2009 i passeggeri tra Trento e Bassano erano poco più di 5.000 e a novembre 2015 quasi 7.000.