Trieste: inaugurato il nuovo parco ferroviario di Riva Traiana. Investimento di oltre 12mln di euro
E’ stato inaugurato oggi il nuovo parco ferroviario ro-ro di Riva Traiana, nel Porto Franco Nuovo di Trieste. Dopo poco più di un anno di frenetica attività, si sono infatti conclusi i principali investimenti nel rifacimento del Terminal di Riva Traiana, gestito dalla Samer Seaports &Terminals S.r.l. (al 60% di proprietà dell’armatore turco U.N. Ro-Ro Isletmeleri A.S. di Istanbul e al 40% della Samer & Co. Shipping S.p.A.). Il Molo V è diventato il terminal ro-ro più moderno dell’intero bacino del Mediterraneo.
I lavori sono iniziati nel dicembre del 2016 e sono stati finalizzati nel dicembre del 2017 con l’installazione dell’imponente gru transtainer. L’investimento complessivo valutabile in oltre 12 milioni di euro, ha sostanzialmente rivoluzionato il layout del Molo V, che è diventato una perfetta infrastruttura ferroviaria, adatta ad accogliere i crescenti volumi di traffico dello scalo triestino.
In poco più di 12 mesi è stata sistemata la banchina del lato sud del Molo V, sono stati rifatti i binari asserviti ai magazzini 51 e 53, è stato abbattuto il magazzino 50 (e ricollocati in un’altra area del porto i pannelli fotovoltaici). Sono stati completamente ripavimentati oltre 30.000 mq di piazzali, è stata resa operativa la gru intermodale, capace di operare su 4 binari lunghi 310 metri.
Allo stato attuale, quindi, il Terminal di Riva Traiana può disporre di 3 magazzini (51, 53 e il 55, quest’ultimo dotato di celle frigorifere) e ha una capacità di stoccaggio superiore agli 800 Teus. Il terminal è all’avanguardia soprattutto per quanto riguarda la gestione del traffico ferroviario del Porto Nuovo di Trieste.
“Il Molo V – analizza l’amministratore delegato della Samer Seaports & Terminals S.r.l. Doriano Mistrangelo – accoglie il traffico intermodale da e per il Centro Europa, soprattutto Austria, Germania e Lussemburgo, e lo incanala verso i porti della Turchia. A fronte di un costante aumento dei traffici, in particolare ferroviari, abbiamo investito pesantemente per quanto riguarda l’ammodernamento della nostra infrastruttura. E se prima potevamo operare su circa 1.500 treni all’anno, al termine del 2018 potremmo superare quota 3.000 treni smistati. Con una notevole ricaduta per l’occupazione, considerato che in certe giornate oltre 150 persone lavorano nel nostro terminal”.
Numeri davvero importanti, che confermano la costante espansione del Porto di Trieste. “Il nostro scalo – spiega il presidente della Samer & Co. Shipping S.p.A. Enrico Samer – ha puntato forte sui traffici ferroviari e l’investimento da noi effettuato sul Molo V va letto proprio in quest’ottica. Se un armatore importante come U.N. Ro-Ro ha deciso di radicare sempre più la propria presenza nel Porto di Trieste, è evidente come le prospettive future di crescita, nell’ambito di una proficua collaborazione tra attori pubblici e privati, siano sempre più interessanti. La Turchia è presente stabilmente nella nostra città da tantissimi anni, con enormi benefici per il tessuto economico triestino. Di questo siamo molto orgogliosi”.
Il Porto di Trieste è il primo in Italia per quanto riguarda il traffico ferroviario. E si prepara – grazie ad una serie di notevoli investimenti – a fare un ulteriore salto di qualità. Il Terminal di Riva Traiana è la base operativa principale dell’Autostrada del Mare che collega il Porto di Trieste alla Turchia. Vi approdano giornalmente i traghetti ro-ro destinati ai porti turchi di Pendik, Ambarli, e Mersin, per un totale di 9 toccate alla settimana. Le moderne navi della UN. Ro-Ro hanno una capacità di 280 mezzi rotabili. La Samer Seaports & Terminals S.r.l. movimenta ogni anno una media di oltre 150.000 unità pesanti, 22.000 mezzi nuovi e circa 40.000 Teus, per un totale di oltre 3 milioni di tonnellate di merce. Numeri che sono inevitabilmente destinati ad essere ritoccati verso l’alto.
Andrea Coen Tirelli