ANAV, l’Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori compie 80 anni, ecco il video
Guarda il video e scopri come ANAV ha cambiato la mobilità e il viaggio in autobus in 80 anni di attività
L’ANAV (Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori) celebra quest’anno il prestigioso traguardo degli 80 anni dalla sua fondazione, con un evento il 18 e 19 ottobre 2024 a Monopoli (BA). Questa ricorrenza rappresenta per ANAV non solo un momento di riflessione sui successi del passato, ma anche un’occasione per discutere le sfide future nel settore della mobilità su autobus in Italia.
ANAV un pilastro del trasporto pubblico italiano
Fondata nel 1944, l’ANAV ha sempre avuto un ruolo centrale nel promuovere il trasporto pubblico locale (TPL) e i servizi di trasporto su lunga distanza, diventando una delle principali associazioni di categoria del settore.
Con oltre 600 imprese associate e una flotta di 47.000 autobus, l’ANAV rappresenta un fatturato annuo di circa 12 miliardi di euro e impiega 100.000 addetti. Grazie a una rete diffusa su tutto il territorio nazionale, l’associazione ha contribuito significativamente alla modernizzazione e sostenibilità del trasporto pubblico in Italia.
La transizione energetica nel trasporto pubblico locale: uno studio innovativo
Durante le celebrazioni ANAV, è stato presentato uno studio fondamentale realizzato dal Politecnico di Milano, intitolato “Analisi delle opportunità e delle criticità per la transizione energetica nel trasporto pubblico locale in Italia”, a cura del Prof. Pierluigi Coppola.
Lo studio ha analizzato le possibilità di rinnovare il parco autobus italiano attraverso alimentazioni alternative, evidenziando i benefici di un passaggio graduale rispetto a una conversione immediata all’elettrico.
Le simulazioni, riferite al periodo 2024-2033, hanno dimostrato che una transizione graduale verso alimentazioni alternative permetterebbe di rinnovare il 48% della flotta urbana, riducendo stabilmente l’età media degli autobus di oltre un anno. Al contrario, l’acquisto di soli veicoli elettrici consentirebbe di sostituire solo il 37% della flotta.
Questo approccio progressivo si allinea meglio ai vincoli europei e contribuisce a rendere più efficace il rinnovo della flotta, riducendo anche le emissioni senza compromettere i benefici per l’ambiente.
L’importanza di un rinnovamento sostenibile
Nicola Biscotti, Presidente di ANAV, ha sottolineato l’importanza dei risultati dello studio: «Una transizione più graduale consente di acquisire un numero maggiore di veicoli, riducendo così l’età media del parco, che attualmente si attesta su valori molto elevati: 9,5 anni per quello urbano e 11,3 per quello extraurbano».
Anche l’impatto sulle emissioni climalteranti è stato oggetto di analisi. Con una transizione rapida all’elettrico, le emissioni si ridurrebbero dallo 0,7% allo 0,6% del totale, mentre un approccio graduale porterebbe a una riduzione dello 0,65%. Questa differenza, come sottolineato da Biscotti, è trascurabile, ma i vantaggi in termini di rinnovo della flotta sono evidenti.
Guardando al futuro: nuove sfide per il trasporto pubblico locale
Lo studio presentato da ANAV ha anche messo in evidenza le criticità che il settore deve affrontare: dalla carenza di infrastrutture di ricarica alla disponibilità limitata di veicoli elettrici, soprattutto per il trasporto extraurbano.
La transizione graduale permette di affrontare queste sfide con più flessibilità. Inoltre, è stato rilevato che, a partire dal 2026, con l’esaurimento dei fondi del PNRR, sarà necessario un incremento delle risorse, stimato in almeno 500 milioni di euro annui, per mantenere l’età media della flotta sotto i 10 anni.
ANAV: un impegno che continua
Da 80 anni, l’ANAV guida l’evoluzione del trasporto pubblico in Italia, promuovendo un sistema più efficiente, sicuro e sostenibile. Con l’obiettivo di migliorare costantemente il servizio per i cittadini e di affrontare le sfide della sostenibilità, l’associazione continua a essere un punto di riferimento nel settore della mobilità su autobus.
L’80° anniversario rappresenta non solo un’importante celebrazione del passato, ma anche una riflessione su come affrontare il futuro, sempre con lo sguardo rivolto alla transizione ecologica e al miglioramento dei servizi di trasporto pubblico per milioni di cittadini italiani.
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